La stagione del Comunale di Firenze era sempre stata da settembre ad aprile, prima di cedere il posto al festival del Maggio Musicale. Ora si cambia: dal 2011 la stagione di opere, balletti e concerti inizierà a gennaio, coprirà tutto l’anno solare per chiudersi a dicembre e avrà al suo interno il festival. Quindi in questi giorni inizia una “stagione-ponte” per tre mesi, fino a dicembre prossimo, in attesa della nuova stagione completa che porterà alla inaugurazione del nuovo teatro Comunale (il Parco della Musica), prevista per dicembre 2011.
E se il 2011 sarà molto “tricolore”, in omaggio alle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, già questo preludio è molto italiano, con l’eccezione della Salome di Richard Strauss che inaugura la stagione lirica il 7 ottobre nel nuovo allestimento con la regia di Robert Carsen da noi già visto e recensito a Torino, il cui teatro Regio coproduce lo spettacolo. 4 le recite in cartellone.
A Seguire Pollicino di Hans Werner Henze, il compositore tedesco ma ormai italiano d’adozione e di casa soprattutto al teatro del Maggio, dove sono andati in scena moltissimi suoi lavori; l'opera viene riproposta a Firenze dopo ventitré anni in una nuova produzione che debutta il 22 ottobre.
È entrato stabilmente nel repertorio del Teatro fiorentino il fortunato allestimento de Le nozze di Figaro (in scena dal 2 novembre) firmato dal regista inglese Jonathan Miller, le cui messe in scena brillanti, ironiche e accurate sono sempre state accolte con molto favore dal pubblico. Di grande livello il cast della “commedia per musica” di Mozart/Da Ponte: direttore Arild Remmereit, protagonisti Rachel Harnisch (Contessa prediletta da Claudio Abbado), Pietro Spagnoli (forse il miglior Conte attuale) Vito Priante (Figaro, insignito recentemente dal Premio Abbiati quale miglior cantante).
Novembre e dicembre sono consacrati a Zubin Mehta: il Direttore Principale del Maggio sigla ben due titoli consecutivi, La forza del destino di Verdi (dal 23 novembre) e Tosca (dal 7 dicembre), le opere che porterà in marzo in Giappone per la quarta tournèe dei complessi del Maggio Fiorentino nel Paese del Sol Levante, con le regie rispettivamente di Nicolas Joel (allestimento dell’Opernhaus di Zurigo) e Mario Pontiggia, e interpreti di calibro assoluto come Violeta Urmana, Roberto Frontali (che debutta nel ruolo di Don Carlo di Vargas), Roberto Scandiuzzi e Salvatore Licitra per Verdi, e ancora Urmana, in alternanza con Adina Nitescu come Tosca, Marco Berti Cavaradossi e lo Scarpia per antonomasia, anche televisivo, di Ruggero Raimondi. Fra le sue otto recite d’opera, Mehta dirige anche tre diversi concerti: uno tutto mozartiano (27 novembre), con il Requiem che manca al Comunale dal 1988, sua la bacchetta anche allora; quindi un programma russo con Shéhérazade di Rimskij-Korsakov e Sacre du Printemps di Stravinskij (11 dicembre), ed uno con il Concerto per orchestra di Bartok e il famoso “Rach 3” interpretato dal formidabile pianista russo Denis Matsuev (15 dicembre), per la prima volta al Comunale. Un ulteriore concerto nel 2011 vedrà sul podio il Maestro indiano per il centenario della morte di Gustav Mahler con la sua Quinta Sinfonia.
La Compagnia stabile di Ballo del Maggio Musicale Fiorentino MaggioDanza sarà impegnata durante l’autunno con due produzioni assai diverse fra loro, a testimonianza della sua ecletticità, capace di spaziare dalla contemporaneità ad un grande balletto classico rivisitato.
Trois histoires è infatti il trittico monografico che apre la Stagione di balletto (dal 13 ottobre al teatro Goldoni) firmato da Fabrizio Monteverde, il coreografo-attore-regista nato a Fano nel ’58 ma cresciuto artisticamente a Roma e a Parigi, del quale MaggioDanza ha presentato nel tempo molti lavori. Per Natale torna invece Coppélia (dal 22 dicembre al Comunale), per rinnovare la tradizione di assistere al balletto con la famiglia durante le feste, con la coreografia di Evgheni Polyakov e il coloratissimo allestimento surreale firmato dal pittore spagnolo Sigfrido Martin-Begué, che si ispira fin dal primo impatto ai mille “occhi di smalto” della fanciulla del racconto “L’uomo della sabbia” di E.T.A. Hoffmann. Coppélia verrà realizzato da MaggioDanza anche al teatro Comunale di Bologna dal 14 dicembre e per sette recite, nell’ambito del rapporto felicemente avviato con quella Fondazione lirica.
Importanti anche i nomi e i programmi della stagione sinfonica, già inaugurata nel segno dei giovani. Così come aveva festeggiato il Solstizio d’estate il 21 giugno invadendo con la musica le piazze fiorentine, il teatro del Maggio Musicale Fiorentino ha inaugurato il 21 settembre la Sinfonica con Summertime, un concerto con Wayne Marshall che ha diretto una sua suite da Porgy and Bess, l’ “opera nera” di Gershwin, le cui arie e songs sono divenute cavallo di battaglia di tutte le più grandi voci liriche e soul, da Ella Fitzgerald a Louis Armstrong e Janis Joplin. Un’inaugurazione dedicata ai giovani, un forte messaggio della nuova Sovrintendenza che ha aperto gratuitamente le porte alla prova generale la mattina ai ragazzi delle scuole elementari, medie e superiori, d’intesa con l’Assessore alla Pubblica Istruzione Rosa Maria Di Giorgi, e il concerto serale agli studenti dell’Università degli Studi di Firenze grazie alla collaborazione con il Rettore Alberto Tesi, e a quelli delle tante Università americane, con il convinto appoggio del Console Generale degli Stati Uniti Mary Ellen Countryman e dell’Assessore all’Università Cristina Giachi (a prezzo speciale).
“Apertura del Maggio alla città” e “alleanze” sono le prime azioni della Sovrintendente Francesca Colombo. Alleanze virtuose con le altre Fondazioni liriche in Italia e con i Teatri e i Festival internazionali, per mantenere alta la qualità e la tradizione del Maggio Musicale Fiorentino, ma non solo: sinergie anche con accademie, con i centri di cultura – particolarmente strategici in una realtà come quella fiorentina -, con la moda, con le imprese, con gli albergatori per intercettare il flusso dei turisti, con le Università, per progetti innovativi che mettano in relazione campi diversi e paralleli, e soprattutto per coinvolgere i giovani, con la volontà di far diventare il Teatro del Maggio una “casa aperta e frequentata d’abitudine dagli studenti. Le Università hanno il compito di formare i professionisti di domani e di far sì che questi non solo abbiano la necessaria preparazione scientifica nel loro campo specifico, ma siano anche cittadini che alimentino il proprio spirito, si nutrano di cultura e siano dunque vicini alle più importanti istituzioni culturali, vanto del proprio Paese”, come recita l’invito firmato insieme al Rettore dell’Università di Firenze e alla Console degli Stati Uniti a tutti gli studenti per la serata Summertime del 21 settembre, primo passo nell’ambito di un vasto progetto di collaborazione tra Università e Teatro del Maggio che includerà incontri, spettacoli, stages, proposte culturali di vario respiro.
Ulteriori informazioni sul sito del Maggio Musicale.
FRANCESCO RAPACCIONI
Teatro